Cantina Fattori fra Soave e Amarone

La cantina Fattori, una realtà vocata all’export di vini Soave, Amarone e Valpoliccella.

L’occasione è quella di un tour enogastronomico nella zona di Soave, vicina ai luoghi che spesso frequentiamo e che ha molto da offrire in termini di qualità produttiva, fra tutti il famoso Amarone.
Ci troviamo in un territorio compreso fra la provincia di Verona e quella di Vicenza in una zona circondata da promontori con altezze comprese fra i 100 e 450 metri slm.
E’ un territorio vocato alla coltivazione della vite in particolare per quanto riguarda i bianchi troviamo la Garganega, la Durella, vitigno indigeno per definizione, il Trebbiano di Soave e due coltivazioni internazionali, Pinot Grigio e il Sauvignon.
Per la produzione dei rossi invece troviamo la Corvina e la Rondinella.

Caratteristica di questo territorio è la conformazione del terreno costituito da
suoli vulcanici e suoli calcarei che vanno quindi a caratterizzare anche la produzione dei vini.

Il nome Soave si dice derivi da “Suaves“, nome che indicava gli Svevi quando giunsero in Italia con il re longobardo Alboino, coincide inoltre con un aggettivo indicante sensazioni piacevoli trasmesse da un paesaggio ricco di dolci pendii.

La cantina Fattori

L’azienda nasce molti anni fa e precisamente nel 1888 quanto Antonio Fattori iniziò a produrre vini, in particolare vini dolci, filtrati con vecchi filtri “olandesi”, la cui produzione era destinata soprattutto al mercato locale, trattorie e osterie della zona di Vicenza e Verona.

Il cambio di passo negli anni ’70
L’azienda in quegli anni viene tramandata ai figli che decidono di imprimere una nuova traiettoria alla produzione vitivinicola. E’ così che si assiste alla nascita di nuovi vigneti, al recupero di alcune piante molto vecchie, all’utilizzo di contenitori in cemento, legno o acciaio, alle fermentazioni a temperature sempre più basse, talvolta cercando di arrivare al limite con il fine di sperimentare nuove tecniche e produzioni.
Anche la zona di coltivazione cambia con vigneti disposti tra i 150 e 450 m/slm. Ad ogni quota vitigni diversi per vini diversi, lavorati e condizionati in una cantina dove sistemi e metodi non invasivi hanno permesso nel tempo di eliminare quasi totalmente l’uso della chimica.

Le vigne

Gli 87 ettari vitati di proprietà sono suddivisi fra i crinali basaltici della val d’Alpone, dove si concentra la produzione del doc Soave e Durello, e i terreni calcarei nella
val d’Illasi della Valpolicella.
Le vigne, coltivate in un clima asciutto e ventilato, permettono di limitare l’intervento alla pianta.

La degustazione

I vini che Chiara (la proprietaria) ci ha proposto in degustazione sono il simbolo dell’azienda coniugando la capacità di saper produrre degli ottimi bianchi
e rossi in un territorio, quello nei pressi di Soave, vocato alla coltura della vite.

Vini in degustazione
Vini in degustazione

Runcaris

Iniziamo la degustazione con Runcaris, un vino giovane e fresco perfetto per aperitivi all’aria aperta.
Prodotto con uve 100% Garganega, matura su contenitori d’acciaio.
Alla vista un giallo paglierino con riflessi verdognoli, una volta al naso ci colpisce la spiccata nota minerale con sensazioni di agrumi e frutta gialla.
Una volta in bocca si percepisce in pieno la freschezza del vino, sapido e minerale con note di agrumi e frutta esotica.

Soave Motto Piane 2017

Vino bianco Doc prodotto da uve Garganega 100% e con un grado alcolico di 14%.
Alla vista presenta un colore giallo paglierino con riflessi dorati. Una volta portato al naso si percepiscono i tipici sentori di pesca e mango seguiti da note estive di timo e lavanda, zenzero e un sottofondo di ardesia (probabilmente dato dal fatto che le viti vengono coltivate in un terreno vulcanico, come peraltro specificato anche in etichetta).
Al palato la sensazione è di freschezza e sapidità che ben bilancia una nota alcolica piuttosto marcata e con un finale tendente a un piacevole amaro.

Riposa per 6 mesi, una parte in acciaio, una parte in tonneau e una parte in botte grande.

Danieli

Prodotto con uve 100% Garganega di cui una piccola parte è conferita con vendemmia tardiva. Matura su acciaio.
Di colore giallo paglierino, al naso profumi di glicine e gelsomino unite a sensazioni di frutta come pera, pesca e agrumi.
In bocca è elegante, morbido e sapido in cui le note agrumate sono ben bilanciate da un buon grado alcolico.

Fra i vini assaggiati, il Danieli è quello che ci è piaciuto maggiormente in quanto un vino di pronta beva ma per nulla scontato.

DOC Valpolicella Ripasso Superiore Col de la Bastia

Nella rosa di degustazione è l’unico vino rosso. Un vino caratteristico della zona prodotto principalmente con uve Corvina e Rondinella, le cui viti sono coltivate su terreni argilloso-marnosi a
un’altitudine di circa 450 m/slm. Il Ripasso prevede una rimacerazione su vinacce di Amarone appena svinato.

Colore rosso rubino, al naso sentori di frutti di bosco come mirtilli, fragoline. Al palato gli stessi sentori sono ben percepiti assieme a un tannino delicato.