Arriviamo a Bergholtz il primo pomeriggio di una giornata agostana particolarmente calda, nello stomaco un tipico pranzo alsaziano a base di salsiccie, sanguinacci e insaccati vari di maiale.

E’ stato un amico somellier a consigliarci di visitare questa cantina punto di riferimento per la sua storia e la qualità dei vini prodotti.

Troviamo facilmente la sede di Dirler-Cadé, l’aspetto è quello di una bella casa singola con annessa cantina, tutto molto familiare e bello. Non faccio quasi tempo a scendere dalla macchina che viene ad accoglierci questo energico signore sulla settantina, ci troviamo al cospetto di monsieur Dirler.
Do you speak english ? No ! Ok and italian ? No, Je parle seulement français et allemand. Io penso, siamo a posto, lo intuisco appena appena il francese e per il tedesco spero ancora che la mia cara professoressa delle superiori dopo la pensione sia stata messa al rogo. Quindi mi chiedo proprio come farò a comunicare complicati concetti enologici con questo energico signore.

Non termino il pensiero che monsieur Dirler mi trascina in cantina blaterando frasi in francese, ci comportiamo entrambi fingendo di avere una comunicazione profiqua.
La sala degustazione è una splendida taverna in stile quasi tirolese rivestita in legno di abete, come ormai nel suo stile non faccio tempo ad ambientarmi che monsieur Dirler mi caccia in mano una roccia e mimando intensamente attacca in francese a spiegarmi la morfologia dei suoi terreni. Gran Cru Saering gessoso e calcareo, Gran Cru Spiegel calcareo ma con infiltrazioni di galestro, Gran Cru Kessler sabbioso e argilloso ed infine Gran Cru Kitterle sabbioso ma su base vulcanica, il più asciutto dei 4.

Monsieur Dirler ci mette tanta energia nella spiegazione e nonostante una mia limitata comprensione linguistica mimando e con i terreni alla mano riusciamo a capirci.
Terminata la spiegazione iniziale ci fa gentilmente cenno di accomodarci su un tavolino e dopo essersi sincerato su quanto avessimo mangiato a pranzo, inizia a preparare una decina di bottiglie.

Strabuzzo gli occhi e dico in una lingua a caso che a me basterebbe assaggiare
solo i Riesling, ma vengo bellamente ignorato. Alla fine saranno 21 i vini assaggiati. Di seguito i miei assaggi preferiti:

  • Cremant d’Alsace 2014 Riesling Brut: bollicina intensa, Riesling agile e scattante, minerale e quasi salino.
  • Muscat Gran Cru Spiegel 2014: menta, fiori, in bocca scorre agile, la sua bella acidità fà salivare, straordinario!
  • Gewurztraminer Gran Cru Kitterle 2011: da un terreno lavorato ancora a cavallo, rose, fiori e perfetto equilibrio tra dolcezza ed acidità, finale lungo.
  • Pinot Gris Gran Cru Kessler 2015: diversamente dai Pinot
    Grigi italiani, vino più grasso e di corpo, nocciole, burro, erbe aromatiche nel finale.
  • Riesling Gran Cru Saering Vendages Tardives 2011: complesso, frutta, fiori, spezie, dolce ma non stomachevole, rotondo ed equilibrato, finale infinito, da solo vale un viaggio.
  • Riesling Gran Cru Kessler H. W. 2013: sua maestà il Riesling, secco bellissima acidità, minerale, preciso, affilato, mela verde, pompelmo, agrumi, finale infinito lascia una bocca piacevole e fresca.
Monsieur Dirler e la gentilissima figlia nella loro tipica sala degustazione.

Concludendo cosa mi lascia questa degustazione con monsieur Dirler ? Soprattutto l’orgoglio di un viticoltore d’esperienza e i suoi ottimi vini. In questa cantina ho trovato quello che mi aspettavo, ovvero dei Riesling veramente speciali ma anche dei sorprendenti vini aromatici con aromi forti e definiti. Per chi passasse da queste parti la sosta è d’obbligo.

Dirler – Cadé,
13, Rue d’Issenheim 68500
BERGHOLTZ France

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