Storica  azienda agricola della famiglia Bartolini Baldelli, fu proprietà dei Machiavelli dal 1458 al 1585. Oggi si producono vini rossi a denominazione Chianti Colli Fiorentini docg.

E’ gennaio, tempo di manifestazioni quali Pitti Uomo in cui ogni anno è il momento giusto per vedere vecchi amici che abitano lontano. Quest’anno abbiamo voluto scegliere una cantina per andare alla scoperta del Chianti Colli Fiorentini. La denominazione Colli Fiorentini fu istituita nel ’32 e comprendendo oltre alle colline a est, a sud e ovest di Firenze, anche parte delle colline del Valdarno, della Val di Pesa e della Valdelsa.

Veduta dall’azienda verso Firenze

La cantina che ci ha ospitato è la Fattoria di Bagnolo, storica azienda della zona situata vicino a Firenze (quindi anche coloro che sono in visita al capoluogo, possono fare una visita senza grossi spostamenti), inizialmente posseduta dai Macchiavelli dal 1458 al 1585. In seguito la famiglia Bartolini Baldelli si trasformò con il tempo in azienda agricola per la produzione di vino e olio.

All’arrivo ci ha accolto Giovanna Bartolini Baldelli proprietaria e persona che accompagna i visitatori alla scoperta dei luoghi di produzione.
La scelta della proprietà è quella di mantenere intatto l’aspetto originario degli edifici evitando la tentazione di trasformarsi in teatro per matrimoni ed eventi.
E’ proprio l’aspetto autentico dei luoghi che ci ha colpito maggiormente, come ad esempio la visita alla barricaia (che solitamente non è aperta alle visite) scavata nel sottosuolo e mantenuta inalterata dalla costruzione.

Vista all’ingresso della barricaia

LA PRODUZIONE DI CHIANTI COLLI FIORENTINI.

Qui troviamo botti grandi e botti piccole per la produzione del vinsanto. Le tonneau sono mantenute fino a 4 passaggi per lasciare poi il posto a botti nuove.

Vini in degustazione
  • Chianti Colli Fiorentini Docg 2018: i vitigni che insistono su terreno argilloso e con una resa di 35q/h, sono posizionati sulla linea che delimita la zona del Chianti Colli Fiorentini con quella del Chianti Classico sopra la zona Gallo Nero. E’ un vino assemblato con il 90% di Sangiovese, 6% Colorino e 4% Merlot. Sosta 6 mesi in barriques di terzo passaggio. Abbiamo assaggiato la vendemmia 2018 che si caratterizza per un colore violaceo, tannini accentuati , profumi e sentori di mora e in generale uno speziato che accompagna tutta la bevuta. A nostro avviso è un vino con potenzialità da lasciare riposare ancora un paio d’anni in modo che i tannini si assemblino e diano maggior corpo e struttura al vino.
  • Chianti Colli Fiorentini Docg Riserva: Rispetto al prodotto “base” nel Riserva troviamo un importante salto in avanti sia al naso sia in bocca. E’ un vino assemblato con n 90% di Sangiovese e un 10% di Colorino. Sosta 12 mesi in barriques per il 25% nuove. Colore rosso intenso, al naso note balsamiche, frutti rossi e in bocca ciliegie marascate, note balsamiche e di macchina mediterranea. I tannini sono morbidi e ben equilibrati. Un vino molto piacevole e che potrà esprimersi ancora meglio fra qualche anno.